I prezzi del Natural Gas potrebbero lievitare ulteriormente

Settimana positiva per i prezzi del Natural Gas che aumentano di altri 20 cent rispetto alla precedente

Drilling rig with oil and gas platform is working at offshore for producing crude oil, natural gas and produced water in petroleum industry that shows the steel construction of heavy platform and drilling rig under the colorful sky at the sunset time.

Fonte Foto: Getty Images

I prezzi del Natural Gas stanno rispecchiando gli attuali fondamentali di mercato: carenza di offerta in quello che dovrebbe essere un periodo di accumulo di scorte per l’inverno.

Introduzione a cura del Prof. Antonio Marrone

Il consumo record di energia e la crescita relativamente piatta dell’offerta stanno alimentando l’aumento dei prezzi del Natural Gas; il deficit di accumulo di stoccaggio di questa estate sarà probabilmente il driver chiave dietro una corsa al rialzo dei prezzi senza sconti, in presenza di meteo adeguato. Secondo una previsione mensile del National Weather Service, gli Stati che si estendono da New York al Maine potrebbero avere il 50% e il 60% di temperature superiori alla media a Luglio: è dunque probabile che presto un caldo più soffocante visiti la regione, portando con sé il potenziale per nuovi record di consumo energetico.

Mentre la domanda dovrebbe  continuare a crescere quest’estate, l’offerta del Nordest rimarrà relativamente piatta.  A Giugno, la produzione di gas del bacino degli Appalachi è stata in media di circa 33,65 Bcf/d, in aumento di circa 400-500 milioni di metri cubi/d rispetto ai livelli registrati a Maggio ed Aprile, ma leggermente inferiore rispetto al tasso di uscita del 2020.  Il  deficit di storage della regione è più che triplicato fino a raggiungere una cifra stimata di 64 Bcf, ovvero circa il 10% al  di sotto del livello medio quinquennale. Oggi a 513 Bcf, le riserve di stoccaggio dovranno aumentare di oltre 400 bcf per raggiungere i livelli tipici delle scorte pre-inverno, probabilmente richiedendo un ritmo accelerato per le iniezioni durante i prossimi mesi di Settembre e Ottobre.  Tuttavia, l’incentivazione delle iniezioni negli stoccaggi regionali del nord-est dovrebbe richiedere un ulteriore rafforzamento dei prezzi per ridurre i consumi.

Elsa: da tempesta tropicale ad uragano

La tempesta tropicale Elsa si è rafforzata in quello che sarà il primo uragano della stagione 2021 negli USA. La tempesta di categoria 1 ha scatenato forti piogge e venti sulle Barbados e poi su St. Vincent e Grenadine, che già faticavano a riprendersi dalle recenti massicce eruzioni vulcaniche. Elsa, che si muove a 31 miglia orarie, colpirà quest’oggi la Repubblica Dominicana, avvicinandosi poi alla Giamaica Domenica; dopo aver attraversato Cuba, si prevede che l’uragano colpirà la Florida questo Lunedì con una forza notevolmente ridotta.

NatGasWheather ha osservato che le forti piogge associate alla tempesta potrebbero ritardare i carichi di gas naturale liquefatto (GNL). Tuttavia, qualsiasi calo della domanda di gas ai terminali statunitensi verrebbe compensata da una produzione più debole nel Golfo del Messico. La produzione onshore, nel frattempo, si è attestata intorno agli 87 Bcf all’inizio di venerdì, in vista di eventuali revisioni dei dati.

Scorte invernali inadeguate

A breve termine, l’Energy Information Administration ha ritenuto che il mercato si concentrerà principalmente sui dati delle scorte di Luglio. In particolare, il mercato sta cercando segnali riguardanti le scorte pre-inverno, che allo stato attuale risultano gravemente inadeguate. Le previsioni meteorologiche, nonostante approssimative, mostrano un rialzo delle temperature al di sopra della media per la metà di Luglio. La prossima settimana si prevede una build molto piccola pari a 29 bcf rispetto ai 57 bcf dello scorso anno ed ai 61 della media a 5 anni.

Secondo Mobius, da Aprile a Giugno, la costruzione cumulativa dello storage è stata di circa 100 Bcf più lenta rispetto al ritmo medio quinquennale. Estrapolando tale tendenza fino alla fine di Ottobre, le scorte pre-inverno raggiungerebbero solo 3,43 Tcf. “Questo è molto più basso di quanto previsto da molti operatori di mercato tra l’inizio e la fine di marzo”, ha affermato Mobius.

Sebbene un Giugno caldo abbia certamente contribuito al delta negativo rispetto alle previsioni di mercato, l’azienda ha sottolineato come il clima di Giugno avrebbe dovuto teoricamente essere compensato da prezzi più alti.  Secondo Mobius, nei prossimi tre mesi, la domanda del settore energetico, insieme a potenziali interruzioni temporanee della domanda di GNL a causa dell’attività tropicale, sarà probabilmente la forza trainante dei cambiamenti direzionali nella parte anteriore della curva. “Capire in che modo fattori come interruzioni degli impianti, precipitazioni e fonti rinnovabili influiscono sulla domanda di energia è fondamentale per valutare la ricompensa del rischio per l’equilibrio della stagione di iniezione e cosa si traduce per le aspettative sui prezzi”.

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