Rame, prezzi in picchiata. Occhi alla FED

I prezzi del rame risentono dell'instabilità economica e del rallentamento della ripresa economica in Cina

Fonte: gettyimages

Scarti di rame

L’indicatore per eccellenza della salute dell’economia a livello globale da segnali di cedimento dopo i recenti dati sull’inflazione ed i problemi di ripresa economica in Cina.

I prezzi del rame del Future con scadenza a Luglio 2021 si apprestano a chiudere la giornata di contrattazione in ribasso del 4% a seguito di nuovi segnali contrastanti circa la ripresa economica in Cina e le misure che le autorità vogliono mettere sul tavolo per garantire che i prezzi delle materie prime restino su livelli sostenibili. Il tasso di inflazione annuale della Cina è balzato all’1,3% a Maggio e potrebbe continuare a salire se i prezzi dei prodotti importati resteranno tali.  Ogni tentativo da parte della Cina di manipolare o controllare i prezzi delle materie prime, però, è risultato fino ad ora vano, basti pensare ai prezzi dei minerali ferrosi che si sono portati al di sopra dei 200 dollari la tonnellata.

L’inflazione mondiale sale! C’è da preoccuparsi?

Molte economie hanno visto un’accelerazione dei prezzi al consumo negli ultimi mesi. Negli Stati Uniti, l’inflazione al consumo è salita al 5% a Maggio, il valore più alto da oltre un decennio. L’inflazione nell’area dell’euro è al 2%, appena sopra l’obiettivo della Banca centrale europea, ma la Bundesbank dice che il tasso tedesco potrebbe salire al 4% verso la fine di quest’anno.

Nonostante questi dati i responsabili delle politiche monetarie continuano a minimizzare il rischio di un’epidemia di inflazione sostenuta, dichiarando che qualsiasi aumento dei prezzi si risolverà mano a mano che i blocchi della catena di approvvigionamento si attenueranno. Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha ripetutamente sostenuto che le pressioni inflazionistiche si dimostreranno transitorie. Il presidente della BCE Christine Lagarde ha adottato una linea simile a quella del suo omologo statunitense la scorsa settimana.

Molti analisti sostengono che i prezzi delle materie prime subiranno di per se un rallentamento, poiché ben presto l’offerta incontrerà la domanda e le quotazioni si adatteranno di conseguenza.

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